Se c’è una cosa che la Milano Music Week insegna ogni anno, è che la musica non si ascolta soltanto: si guarda, si fotografa, si documenta.Che tu sia un fotografo freelance, un videomaker alla ricerca di nuovi volti o un art director in cerca di ispirazione, questa settimana è il momento giusto per respirare la scena musicale italiana da dentro, e farlo attraverso il tuo obiettivo.
I luoghi dove accade la magia
Parti da BASE Milano, il vero cuore pulsante dell’evento. Durante i primi giorni ospiterà talk, workshop e performance: perfetto se vuoi catturare il dietro le quinte del mondo musicale, tra luci calde e volti concentrati.
Poi spostati verso il Dazio di Ponente, dove va in scena Midance MMW25: qui il ritmo è elettronico, i visual sono curati, e i momenti di networking diventano spontanee sessioni di ritratti urbani.
Infine, fai un salto al Hard Rock Café, dove si terrà New Talents On Stage: un contest indie pieno di energia e di personalità . Luci sature, mani alzate e dettagli di strumenti — una miniera visiva.
Scopri nuovi soggetti
La Music Week non è fatta solo di artisti.
Ci sono produttori, giornalisti, manager e creativi che si muovono da un evento all’altro — volti meno riconosciuti ma forse più interessanti da ritrarre.
Uno scatto nel momento giusto può raccontare la tensione prima di un panel, l’intesa tra due musicisti o la concentrazione di un tecnico del suono durante il setup.
È questa l’anima visiva della settimana: autentica, umana, non filtrata.
Esperienze fuori dal palco
Non limitarti ai live.
Progetti come 40 Hz Research – MachineMachines alla Casa degli Artisti offrono esperienze multisensoriali dove il suono diventa luce e movimento: perfette per chi vuole sperimentare linguaggi visivi diversi.
Oppure segui L’Arte del Suono su Vinile agli Studi PPM, dove Pinaxa racconta il fascino del mastering analogico: un’occasione per documentare gesti, macchine e dettagli che parlano di musica in modo tattile.
Fare rete (senza far rumore)
Tra un set e l’altro, la Music Week è anche un’enorme occasione di connessione.
Molti artisti e professionisti sono presenti in più location nello stesso giorno: un saluto, un biglietto da visita o un semplice messaggio possono diventare una collaborazione.
Per questo HAT Music — app ufficiale dell’evento — è lo strumento perfetto per proseguire online i contatti nati dal vivo, scoprendo chi hai incontrato e dove.
In un settore fatto di persone, ogni connessione conta.
Raccontare la musica (anche dopo)
Terminata la settimana, il vero lavoro comincia: montare, selezionare, pubblicare.
I tuoi scatti e video non sono solo ricordi, ma tasselli di un racconto collettivo che continuerà anche dopo l’ultima nota.
Segui il blog di HAT Music per le prossime guide dedicate ad altri protagonisti della scena: produttori, artisti e manager che vivono la musica da prospettive diverse ma complementari.