Ogni novembre Milano diventa un gigantesco palcoscenico, un labirinto di showcase, panel e aperitivi dove la musica prende tutte le forme possibili.
Ma tra un live e una conferenza, c’è un vero spettacolo parallelo: quello delle persone che popolano la settimana.
Non è una ricerca sociologica, né una verità assoluta.È solo un piccolo gioco per sorridere delle tipiche facce che si incontrano durante la Milano Music Week.Perché alla fine, in mezzo a microfoni, badge e sogni di gloria, un po’ ci riconosciamo tutti.
1. L’Artista Visionario
Lo riconosci subito: zaino in spalla, cappello leggermente troppo grande e uno sguardo da chi “ha già visto il futuro”.
Ti parlerà per venti minuti di un EP a cui sta lavorando, ma che in realtà non uscirà mai finché non trova “le persone giuste”. È l’anima romantica della Music Week, quella che ci ricorda che tutto nasce da un’idea.
Finisce la serata improvvisando con una chitarra fuori dalla Librosteria.
2. Il Producer Invisibile
Non parla molto, ma ha sempre le cuffie intorno al collo.
Sa perfettamente chi sta suonando in ogni locale della città e conosce per nome tutti i tecnici del suono. Durante i panel prende appunti solo sulle sigle dei plugin citati. Si muove in gruppo con altri tre identici a lui.
Non lo vedrai mai sul palco, ma senza di lui metà degli artisti non suonerebbe.
3. Il Manager Esaurito
È quello con il telefono incollato all’orecchio, tre badge appesi al collo e lo sguardo perso nel vuoto.
Ha promesso a otto artisti che sarebbe passato “anche solo un minuto”, ma non ha ancora pranzato da sabato.
Eppure è lui che tiene in piedi la baracca: tra un caffè e un taxi, costruisce carriere e fa firmare contratti.
Alla fine della settimana sparisce per due giorni, probabilmente in coma sonno-indotto.
4. L’Addetto Stampa Illuminato
Si aggira tra i talk con l’aria di chi sa tutto prima di tutti.
Scrive al volo comunicati in sala stampa, controlla i like, risponde ai giornalisti, e nel frattempo ascolta solo la metà dei panel.
Ma se ti fermi a parlare con lui, scopri che ha un occhio attento e una passione sincera per la musica vera.
Sarà il primo a raccontare cosa resterà davvero di questa settimana.
5. Il Fan Totale
Non è un addetto ai lavori e non finge di esserlo.
È semplicemente felice di essere lì, con la maglietta del suo gruppo preferito e un sorriso sincero.
Arriva sotto al palco per ogni live, applaude tutti, e riesce a fare amicizia anche con la security.
È la ragione per cui esistono gli altri quattro.
Bonus track: tu
Che tu sia artista, tecnico, comunicatore o semplice appassionato, la Music Week è fatta di persone come te.
Ognuno con il proprio ritmo, i propri incontri, le proprie scoperte.
E se vuoi che questi incontri non si perdano alla fine di una serata, puoi ritrovare tutti sull’app HAT Music, la piattaforma ufficiale dell’evento dove la community musicale continua a crescere anche quando i palchi si spengono.